Chinese Wushu Association

Arti Marziali cinesi

La C. W. A. Chinese Wushu Association è la federazione nazionale cinese che regolamenta il patrimonio sportivo e culturale (divenuto Unesco) rappresentato dalle arti marziali di origine cinese, denominata anche Comitato Olimpico nazionale arti marziali cinesi (Wushu Chinese Olimpic Commettee). L’organizzazione è stata fondata nel 1958 ed ha sede a Pechino, ufficialmente riconosciuta dal governo nazionale cinese. Lo scopo della federazione è dare delle direttive sul piano sportivo – culturale che abbiano la funzione di linee guida per gli svariati stili di kung fu (sia di matrice interna che esterna) nati in Cina e ancora oggi praticati. In questo modo è stato possibile avvicinare l’incredibile ricchezza e varietà espressiva delle arti marziali cinesi. L’incontro tra stili di Kung fu diversi, sviluppati in regioni della Cina differenti, ha rafforzato ulteriormente l’identità nazionale attraverso il recupero delle antiche tradizioni e delle radici culturali che affondano in filosofie mistiche quali buddismo e taoismo.

La federazione negli anni ha svolto un enorme lavoro organizzativo su più fronti, quali:
- Catalogazione degli stili.
- Scelta di referenti qualificati alla guida dei sottoinsiemi rappresentati dai principali stili di arti marziali riunendo, per la prima volta nella storia, i più grandi esperti di arti marziali viventi, specialisti di uno stile riconosciuto, ad un unico tavolo.
- Regolamentazione delle graduazioni nelle arti marziali cinesi attraverso l’inserimento del sistema dei duan definito nel 1998. I gradi partono dal primo (principiante) al nono (gran maestro) e suddividono i praticanti in tre grandi blocchi: dal primo al terzo livello base, dal quarto al sesto livello medio, dal settimo al nono livello avanzato.
- Regolamentazione delle competizioni sportive.
- Formazione tecnica degli staff arbitrali e delle commissioni.
L’attività di strutturazione ha permesso nel tempo la creazione sempre più fitta di grandi eventi, show dimostrativi e competizioni nazionali che hanno fatto interagire grandi scuole di arti marziali presenti su tutto il territorio cinese. Tramite una fitta diffusione mediatica e cinematografica le arti marziali, il gioiello dell’espressione filosofico – motoria di tradizione cinese, hanno appassionato un pubblico sempre più vasto fino a coinvolgere il mondo occidentale. L’interesse sempre più crescente da parte degli occidentali verso le arti marziali cinesi permette nel 1990 la nascita dell’I. W. U. F. (International Wushu Federation), emanazione della Chinese Wushu Association presente in tutti i Paesi del mondo. Ogni Nazione che promuove sul piano sportivo le arti marziali cinesi tramite il proprio comitato olimpico nazionale, ha siglato un accordo con la C. W. A. per promulgare le direttive sportive in collaborazione con la Cina dando confederandosi nell’I.W.U.F.

Nel 2007 la C. W. A. ha dato vita ad un evento storico: è stato indetto un raduno mondiale (al quale sono intervenuti 30 Paesi) nella città di Dengfeng situata nelle vicinanze del monastero Shaolin. I luoghi scelti in cui svolgere il meeting mondiale diretto dalla C. W. A. sono stati l’accademia Xiao Long Wu Yuan (che conta diecimila studenti) fondata dal gran maestro Chen Tongshan fratello di pratica del maestro Wang Zhi Qiang e l’accademia Tagou (che conta dodicimila studenti) fondata dal gran maestro Liang Yiquan ; entrambe le accademie si trovano nella città di Dengfeng. L’evento si può definire storico non solo per le proporzioni (migliaia gli atleti cinesi e occidentali partecipanti) ma soprattutto per la scelta della Chinese Wushu Association di riconoscere formalmente il valore dello Shaolin Kung fu e l’importanza della città di Dengfeng. A Dengfeng infatti ancora oggi i più grandi maestri viventi, esperti di questa disciplina, trasmettono lo Shaolin Kung fu attraverso la fitta rete di scuole presenti nella cittadina nata sull’impronta lasciata nel tempo dal celebre monastero Shaolin. Il raduno si è svolto per definire i livelli dei praticanti (principalmente di Shaolin Kung fu) accorsi da tutto il mondo tramite le linee guida C. W. A. con una commissione selezionata di esaminatori composta da delegati federali provenienti da Pechino tra i quali il maestro Kan Ge Wu e da gran maestri Shaolin tra i quali Wang Song Wei, Zheng Yao Feng, Liang Yiquan. Pietro Biasucci ha avuto la fortuna e l’onore di partecipare a questo evento rappresentando l’Italia e ottenendo il miglior risultato nella categoria di praticanti under 30 di tutto il mondo (in questa occasione ha ricevuto il grado di tigre azzurra dal C. W. A. ).

Chen Tongshan - Liang Yiquan
Gran Maestri Lian Yiquan e Zheng Yao Feng
Gran Maestri Shi De Zhi e Wang Song Wei
Gran Maestro Feng Hong Fang
Dengfeng Shaolin Wushu Association of China

Dengfeng Shaolin Wushu Association of China
L’evento organizzato dalla C. W. A. in collaborazione con le scuole Shaolin di Dengfeng ha dato la definitiva ufficialità e autonomia da parte della federazione nazionale centrale nei confronti dello staff di élite rappresentato dai maestri coordinatori delle scuole di Dengfeng. Nel 2008 infatti viene fondata ufficialmente la Dengfeng Shaolin Wushu Association of China distaccamento della C. W. A. che si occupa di regolamentare e guidare l’arte marziale dello Shaolin Kung fu. I responsabili sono gli stessi coordinatori del distretto di accademie Shaolin a Dengfeng: le due figure di riferimento sono il gran maestro Wang Songwei e il gran maestro Zheng Yaofeng. Assieme sono stati scelti dalla sede di Pechino per collaborare nella guida della D. S. W. A. of China salvaguardando la pratica e lo sviluppo dello Shaolin Kung fu. D’altra parte non potevano essere che i più grandi esperti Shaolin viventi, formati nel luogo in cui questa arte marziale è nata più di 1500 anni fa, ad essere i referenti più indicati, posti ufficialmente alla guida dello Shaolin kung fu in Cina. La Dengfeng Shaolin Wushu Association of China si occupa dell’aspetto marziale, sportivo e salutistico della pratica dello Shaolin Kung fu. Ha inserito regolamenti e standard di riferimento per le cinquanta scuole Shaolin presenti nella zona di Dengfeng che sono stati in un secondo momento estesi a tutte le scuole Shaolin della Cina. Promuove competizioni ed eventi a carattere nazionale ed internazionale prevalentemente nella regione dell’Henan. La federazione non interagisce con l’aspetto monastico buddista e le attività del monastero Shaolin.

Dengfeng Shaolin Wushu Association of China


Prima della fondazione della Dengfeng Shaolin Wushu Association of China il comitato composto dai maestri Shaolin già esisteva e regolamentava l’attività tecnico - agonistica delle scuole di Dengfeng. Questa organizzazione era riconosciuta dal governo cinese come ministero dello Sport di Dengfeng. La fusione con la federazione centrale di Pechino ha permesso una migliore strutturazione interna e un’efficacia maggiore nella realizzazione di eventi relativi allo Shaolin Kung fu (ad esempio il festival internazionale Shaolin che si tiene ogni due anni a Zhengzhou, la capitale dell’ Henan). Pietro Biasucci è il primo occidentale nel mondo ad entrare a far parte della Dengfeng Shaolin Wushu Association of China nel 2008. Nel 2010 gli viene conferito il grado di settimo duan dalla commissione federale. Ancora una volta è il primo occidentale (unico praticante non cinese) nel mondo ad ottenere un grado così alto e ad essere inserito nella categoria dei maestri più esperti: quella che comprende le graduazioni settimo, ottavo e nono duan. Inoltre la D. S. W. A. of China ha designato Pietro Biasucci quale responsabile della costituzione di una sede della federazione cinese in Italia. In virtù del ruolo di referente nazionale per il settore Shaolin Wushu all’interno dell’ente di promozione sportiva C. N. S. Libertas (ente riconosciuto dal C. O. N. I. e dal Ministero dell’interno) Pietro Biasucci ha potuto dare il via al progetto di fondazione della sede italiana della Dengfeng Shaolin Wushu Association of China. Nel 2011, in Italia, è stato siglato un patto di collaborazione internazionale Italia – Cina tra C. N. S. Libertas e D. S. W. A. of China tramite il quale si concorda che il settore Shaolin Wushu Libertas emette qualifiche tecniche e graduazioni equiparate alla federazione cinese Shaolin. La collaborazione prevede la possibilità per gli atleti italiani di prendere parte ad eventi di carattere sportivo – culturale in Italia organizzati da Pietro Biasucci con la presenza di delegazioni federali composte da maestri cinesi (tra questi: competizioni, sessione di esami per i passaggi di grado internazionali e convegni) . Per gli atleti italiani è inoltre possibile partecipare a competizioni e periodi di perfezionamento in Cina presso le sedi ferali preposte. Al momento la sede italiana è l’unico distaccamento ufficiale nel mondo della Dengfeng Shaolin Wushu Association of China.

Shaolin Wushu
Shaolin Wushu Diploma
Shi De Li
Shi De Li - Italy
Shi De Li - Italia

Indicazioni tecniche Secondo le indicazioni della federazione nazionale cinese (sia nella C. W. A. che nella D. S. W. A. of China) evinte da uno studio approfondito, il Wushu (tradotto letteralmente arte marziale) attualmente è considerato lo sport tradizionale cinese. Il Wushu racchiude attraverso la sua pratica il significato filosofico relativo alle antiche religioni cinesi (taoismo e buddismo) e il messaggio della cultura cinese arrivato fino ai tempi moderni. Per questo praticare arti marziali cinesi oggi significa sport, educazione morale (Bao Quan), salute e autodifesa.
La principale distinzione che viene eseguita nella catalogazione del Wushu è in funzione dei due ceppi principali di appartenenza delle arti marziali cinesi. La prima cosa da distinguere in uno stile di Wushu è la sua componente interna (Nei dan) o esterna (Wai Dan). L’interna è caratterizzata da movimenti morbidi e circolari, l’esterna è caratterizzata da movimenti più asciutti e diretti.

Una volta compreso se il Wushu è interno o esterno seguono le seguenti considerazioni:
- Definizione dello stile Men. Dal ceppo principale identificare quale sia lo stile particolare.
- Definizione della scuola Quan Zhong. Uno stesso stile può essere praticato in modalità differenti, per questo è importante identificare la scuola specifica all’interno di uno stile.
- Definizione del maestro Shifu. Una stessa scuola può contenere modalità di esercizio differenti a seconda del maestro. E’ buona norma appurare chi è il maestro del proprio maestro e il maestro del maestro del proprio maestro risalendo alla terza generazione di lignaggio per verificare che la linea di discendenza dello stile e della scuola non sia stata alterata o interrotta.
Per quanto riguardo l’aspetto tecnico ogni stile di Wushu, per definirsi tale, deve comprendere al suo interno:
- Gong Fa. Esercizi di propedeutica allo stile. Preparazione ai Tao Lu e ai movimenti di base.
- Tao Lu. Sequenze di movimenti prestabiliti.
- Ge Duo. Combattimento libero detto anche lavoro in coppia (o lotta libera).

Wushu - sport tradizionale cinese

I Tao Lu rappresentano il cuore pulsante della pratica del Wushu. In essi è racchiuso l’allenamento del praticamente su vari fronti:
- Sviluppo delle qualità fisiche necessarie ad acquisire maestria nel movimento: coordinazione, flessibilità, resistenza fisica, forza fisica.
- Comprensione dell’alfabeto motorio nell’arte marziale: posizioni, spostamenti, tecniche, colpi, parate.
- Controllo del Qi o soffio vitale: forza esplosiva nei colpi, radicamento nelle posizione, respiro come veicolo di controllo dell’energia interna (Qi).

Soffio Vitale Controllo del Qi
Tao Lu

Il movimento espresso nei Tao Lu è il risultato di combinazioni di azioni definite:
- Shon Fa – movimento delle mani. La capacità di eseguire tecniche (colpi, parate, prese, proiezioni)
- Yen Fa - movimento dello sguardo. La capacita di imprimere l’intento (Yi) e di conseguenza l’energia (Qi) nella tecnica che si sta eseguendo attraverso lo sguardo che segue ogni movimento delle mani.
- Shen Fa – movimento del corpo. La capacità di movimento del tronco e di conseguenza la maestria nello sviluppare forza esplosiva (Fa Jin) nelle tecniche utilizzando il basso addome e il bacino come punto di origine della forza.
- Bu Fa – movimento delle gambe. La capacità di essere radicati a terra e stabili nell’eseguire le posizioni da cui dipende l’efficacia della tecnica.

Tao Lu Bu Fa - movimento delle gambe
Tao Lu Shon fa - movimento delle mani
Shen Fa - movimento del corpo

L’unione delle azioni nell’esecuzione di un Tao Lu determina la tecnica:
- Ti – colpo di calcio.
- Da – colpo di braccio.
- Na – parata.
- Shuai – presa o proiezione.
Le tipologie di Tao Lu sono le seguenti:
- Da Lian – individuali. Sequenze di movimenti prestabiliti eseguite individualmente simulando un combattimento.
- Dui Lian – due o tre persone. Sequenze di movimenti prestabiliti eseguite in due o massimo tre persone simulando un combattimento tra gli esecutori del Tao Lu.
- Ji Ti Yia Lian – gruppi. Sequenze di movimenti prestabiliti eseguite da grandi gruppi simulando un combattimento tra gli esecutori del Tao Lu.
I Tao Lu Dui Lian (sequenze di combattimento prestabilito tra più persone) si suddividono in:
- Dui Lian – combattimento prestabilito a mani nude.
- Duan Qi Jie – combattimento prestabilito con armi corte.
- Chang Qi Jie – combattimento prestabilito con armi lunghe.

Il Ge Duo (combattimento libero) a mani nude rappresenta il punto di arrivo della pratica del Wushu. Si suddivide in:
- San Da – colpi di braccia e di gambe.
- San Shou – prese e proiezioni
- Qin’na – leve articolari.
- Tui Shou – spinte e sbilanciamenti
Il Ge Duo con l’utilizzo di armi si suddivide in:
- Duan Bing – combattimento libero con armi corte.
- Chang Bing – combattimento libero con armi lunghe.

Ge Duo - combattimento a mani nude
Chang Bing – combattimento con armi lunghe
Duan Bing – combattimento con armi corte
Ge Duo con l’utilizzo di armi

Il significato della pratica delle arti marziali cinesi
Da un punto di vista più profondo praticare il Wushu significa interagire con il proprio soffio vitale o energia vitale. I maestri esprimono la necessità attraverso la pratica delle arti marziali di entrare in contatto con se stessi secondo due principi:
- San He Wai -Tre armonie esterne.
- San He Nei -Tre armonie interne.
Il principio delle tre armonie esterne rappresenta la capacità di muoversi in modo fluido, equilibrato, stabile ed efficace. Una tale capacità esprime maestria motoria ma anche uno stato di calma, ponderazione e centratura interiore. Esse sono:
- Jian – Qua. Spalle – bacino. Il rapporto che intercorre tra movimento connesso di spalle e bacino determina la centratura e la solidità del gesto.
- Zhou – Xi. Gomito – ginocchio. Il rapporto che intercorre tra movimento connesso di gomito e ginocchio determina la velocità e la fluidità attraverso le quali il gesto si manifesta.
- Shou – Zu. Mano – piede. Il rapporto che intercorre tra movimento connesso di mano e piede determina la forza e la spinta che arriva nella parte conclusiva del gesto.
Il principio delle tre armonie interne rappresenta l’unità profonda tra cuore, mente e respiro. La compatta armonia di questi elementi nel praticante esperto permette la concentrazione del proprio Qi, soffio o energia vitale, nelle azioni compiute. Da un punto di vista marziale è il metodo per poter esprimere delle forze enormi, resistere a colpi violenti, radicarsi a terra come un albero dalle forti radici. Una tale capacità esprime maestria nel controllo di sé, la conquista più grande. Questo stato di forte concentrazione denota armonia, focalizzazione e calma interiore.
Esse sono:
- Xin – Yi. Cuore – intento o capacità razionale (mente). L’interazione tra cuore e coscienza razionale rappresenta il motivo per cui un’azione viene compiuta. Il cuore (che in energetica cinese è la sede dell’anima), l’imperatore, detiene il giusto proposito che si manifesta attraverso la mente quando è vuota e in ascolto. L’intento è l’espressione del sentire profondo (Qi).
- Yi – Huxi. Intento – respirazione. L’interazione tra intento e respirazione rappresenta lo spostamento. Il sentire profondo si manifesta attraverso il respiro. L’intento guida il respiro. Il respiro diviene veicolo dell’intento che si manifesta in spostamento del soffio vitale.
- Huxi – Li. Respirazione – forza. L’interazione tra respirazione e forza rappresenta il movimento energetico. Lo spostamento del Qi attraverso il respiro guidato dall’intento si manifesta in forza.
Li, forza, è quindi manifestazione del Qi o soffio vitale. L’interazione delle tre armonie interne significa percepire e indirizzare la vita che è in noi, il Qi. Capovolgendo l’ordine di interazione la vera forza è esprimere la volontà del cuore. Il cuore in energetica cinese rappresenta anche la vera sede delle mente quando c’è equilibrio, poiché il cuore detiene il sentire profondo e lo scopo della vita è proprio seguire il cammino tracciato da quel sentire. Viene chiamata la Via del cuore vuoto, Wu Xin, ovvero il cuore svuotato dalla presenza dell’ego (la mente) libero di manifestarsi attraverso le azioni consapevoli. Su questo tema si sviluppa l’aspetto di ricerca interiore nelle arti marziali. Coltivare la nobiltà dell’essere su questi temi è priorità anche delle arti marziali Giapponesi, in quanto derivate dalla tradizione cinese. Il Bushido o codice dei Samurai, considerato tra i massimi esempi di ricerca interiore nell’ambito marziale descrive i principi della filosofia energetica antica nata in Cina. Ricercare le tre armonie esterne e le tre armonie interne viene chiamata pratica del Liu He (pratica delle sei armonie).

Xin – Yi. Cuore
Huxi – Li. Respirazione – forza
Yi – Huxi. Intento